Storia della famiglia Crisafi

Crisafi (Chrysaphis), significa in greco "oro".

L’impresa di Giorgio Maniace

Il generale bizantino Giorgio Maniace (Gheorghios Maniakis), originario della Macedonia, guidò l’esercito greco nella riconquista della Sicilia, all’epoca sotto dominio arabo.
Sbarcò a Messina insieme a mercenari russi, normanni e all’agguerrita armata dei Varanghi.

Durante la campagna, Maniace tentò di fortificare Siracusa, trasformandola in una solida base per l’espansione dell’Impero Bizantino. Tuttavia, l’instabilità politica e il suo crescente prestigio sollevarono sospetti a corte.

L’imperatore Costantino IX Monomaco, temendo un’insurrezione, lo accusò di tradimento e lo richiamò a Costantinopoli.

La marcia su Costantinopoli

Rifiutando la condanna, Maniace radunò le sue truppe e marciò verso la capitale imperiale. Dopo una serie di vittorie, raggiunse le mura di Costantinopoli. Tuttavia, una lancia nemica lo colpì mortalmente, ponendo fine al suo tentativo di rivolta.

Le origini della dinastia Crisafi

La linea di sangue proseguì attraverso il figlio Crisafo (Chrissafo), nato dal matrimonio di Maniace con Teopapa, nobile appartenente alla famiglia Chryssafis della regione tessalo-macedonica.

Crisafo, rimasto a Messina, sposò Eudosia di Leone, dando così inizio alla dinastia Crisafi. La famiglia visse a Messina per generazioni, prima di trasferirsi nel sud della Sicilia, nella zona di Agrigento.

L’ascesa nobiliare in Sicilia

Durante il regno di Martino I di Sicilia (1392), i Crisafi di Messina ricevettero il titolo di Baroni di Linguaglossa e Pancaldo. Inoltre, ottennero il controllo feudale su numerosi territori tra cui Ramusali, Fiumefreddo, Pirago, Bitonto, Attilia, Abbigiaturi, Lando e Baccarato.

L’8 aprile 1400, Niccolò Crisafi, in qualità di Maggiore Spenditore di Re Martino, ricevette la conferma ufficiale e una nuova investitura dei feudi Vigliatore e Cartolano. A lui si deve anche l’adozione dello stemma gentilizio della casata.

Il declino e la diaspora

Nel 1568, Isabella Crisafi cedette Linguaglossa a Stefano Cottone, che lo trasferì successivamente alla famiglia Patti, segnando l’inizio della dispersione delle proprietà.

Nel corso delle rivoluzioni siciliane, molti membri della famiglia Crisafi dovettero abbandonare l’isola.

Tra questi, Antonino Crisafi trovò rifugio in Francia alla fine del XVII secolo. Alla corte di Re Luigi XIV, ottenne il titolo di Marchese e la carica di Governatore di diverse colonie francesi.
Terminò la sua vita in Québec, in Canada, dove venne sepolto il 5 maggio 1709 a Trois-Rivières con il nome di Antoine de Crisafy.

English version

Origins of the Name Crisafi

The name Crisafi (Greek: Chrysaphis) means “gold” in Greek, possibly referencing nobility or divine favor. The family’s origins trace back to the Byzantine era and the legendary general Giorgio Maniace.

Giorgio Maniace and the Byzantine Reconquest

Giorgio Maniace (Gheorghios Maniakis), a prominent Byzantine general, led a powerful Greek army in an ambitious campaign to reclaim Sicily from Arab control.

When he landed near Messina, Maniace was not alone. He brought with him Russian auxiliaries, Norman mercenaries, and the feared Varangian Guard—an elite force of Norse warriors.

During his occupation of Sicily, which lasted several years, Maniace sought to rebuild and reinforce the fortress of Siracusa, aiming to establish it as a strategic bridgehead for the Byzantine Empire.

Rebellion and Death

In a time of political turmoil, Maniace’s growing power raised suspicion. Fearing that he might challenge the throne, the court branded him a traitor. Emperor Constantine IX Monomachos ordered his recall to Constantinople.

Refusing to submit to execution, Maniace rallied his troops, declared himself emperor, and marched through Thrace toward the capital. Despite a series of successful battles, a single spear ultimately ended his life just outside Constantinople’s gates.

The Birth of the Crisafi Line

Maniace’s legacy lived on through his son, Crisafo (Chrissafo), born from his union with Teopapa, a noblewoman from the Crisafo-Thessalian (Chryssafis) house in northern Greece.

Crisafo remained in Messina, where he married Eudosia of Leone, continuing the family line under the name Crisafi. The family resided in Messina for several generations before eventually relocating toward Agrigento, in southern Sicily.

Nobility and Titles in Sicily

Under the reign of King Martino (1392), the Crisafi family of Messina held prestigious titles, including Baron of Linguaglossa and Pancaldo.

In addition, they ruled over numerous feudal lands such as Ramusali, Fiumefreddo, Pirago, Bitonto, Attilia, Abbigliaturi, Lando, and Baccarato.

On April 8, 1400, Niccolò Crisafi, known as the “Better Payer” of King Martino, received official confirmation and re-investiture of the Vigliatore and Cartolano fiefs.

Decline, Revolutions, and Exile

By 1568, Isabella Crisafi ceded the territory of Linguaglossa to Stefano Cottone, who later passed it on to the Patti family near the end of the 16th century.

During the political upheavals and revolutions that shook Sicily, several Crisafi family members found themselves on the losing side and were forced into exile.

One such figure, Antonino Crisafi, fled to France in the late 17th century and entered the service of King Louis XIV (not Louis IX). He was elevated to Marquis, appointed Governor of several French colonies in America, and eventually settled in Québec, Canada.

He died on May 6, 1709, and was buried at Trois-Rivières under the French name Antoine de Crisafy.